Descrizione
Nella frazione di Onzato, c’è il santuario della Madonnina del boschetto che sorge in un luogo considerato sacro prima dai Celti (dal IV secolo a.C.), poi dai Romani (dal I secolo a.C.) e infine dai Cristiani (dal IV secolo).
L’attuale chiesa, di stile barocchetto lombardo, è stata costruita negli anni 1730-1737 dall’architetto comasco Antonio Corbellini di Pellio Superiore, in Valle d’Intelvi, lo stesso della chiesa parrocchiale dei santi Siro e Lucia di Castel Mella. Custodisce un incantevole affresco cinquecentesco con la Natività di Gesù, di un Maestro della Scuola Bresciana del Cinquecento (sono stati fatti i nomi del Romanino, 1484-1566 o del Moretto, 1498-1554). È adorno di pregevoli opere d’arte, come la pala settecentesca del pittore Antonio Moretti, i quadri settecenteschi sulla Passione di Gesù, gli affreschi novecenteschi del pittore Giuseppe Riva da Bergamo, il tabernacolo dell’altar maggiore rivestito da un bronzo dorato dello scultore Federico Severino da Brescia. Degno di nota è l’altare degli Apostoli Pietro e Paolo, perché conserva una pala cinquecentesca con una sacra conversazione degli Apostoli Pietro e Paolo con Maria col Bambino. Che proviene dalla pieve paleocristiana dei santi Pietro e Paolo, sorta nei primi secoli dell'era volgare nel borgo di Onzato, e chiusa al culto nell’anno 1929.
Modalità d'accesso
Sono presenti due ingressi principali all'area del Santuario, tutti accessibili in sedia a rotelle.
Ampi parcheggi sono presenti nelle adiacenze.
La Linea bus 16, ha una fermata, per ciascun senso di marcia, su Via Santuario a circa 300 metri dal Cimitero.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2024, 09:05